Sono capitato qui con pessime aspettative. Dinanzi me correvano due piccoli scoiattolini che spacciai come miei membri dell’equipaggio. Appena solcata la soglia dell’ostello mi sono diretta nella reception dove mi attendeva un’immagine a me già nota. Era mia nonna Winifred degli Onesti che si accingeva a raccogliere le scartoffie accidentalmente ruzzolate nel suo proprio tappetino caucasico. Dietro di lei una figura malleabile giaceva. La mia consorte si protratte sulla penisola in marmo bianco di Carrara, mentre io presi le chiavi della mia gatta buia e in un balzo mi ritrovai nell’anta dell’armadio a sistemare la perdita di H20 presente nel mio piccolo ma comodo condizionatore sovrastante. Tutto questo per dirvi che tale ostello è come una trina di vacca Podolica. Sconsiglio l’entrata poiché il biglietto giornaliero non include il tipico ma succulento brunch islandese. Da Giulio Vespetta è tutto. Ciao Wini. Sono onesto. Tratto dà una vicissitudine brutalmente successa. …
When I arrived at Nomada hostal, they told me internet was in all the rooms. It wasn't in mine and I had to use the Wifi from the public parc nearby. They asked me to pay for three nights even thought I wasn't sure about the number. The woman told me for sure that if I wasn't staying three nights, they would repay me easily. Guess what? They didn't gave me all my money back. The rooms are very too small. We don't have the key of the main door so the last day. The day I left, I wanted to got my bag quickly because the bus was leaving in 5 minutes.. I had to call the owner twice (good luck if you don't have a colombian cellephone!) and wait for him to come open the door. I nearly missed my bus. Very annoying and frustrating because they didn't seem to care about that.
Você é o proprietário ou o gerente deste estabelecimento? Solicite o seu perfil gratuito para responder a avaliações, atualizar o seu perfil e muito mais.
Solicitar perfil