Chiesa della Santissima Annunziata

Chiesa della Santissima Annunziata - Ispica

Chiesa della Santissima Annunziata - Ispica
4.5

4.5
4,5 de 5 círculos71 avaliações
Excelente
47
Muito boa
24
Razoável
0
Ruim
0
Horrível
0

Max D
Villabate, Itália16 contribuições
4,0 de 5 círculos
jul. de 2022
Particolare per essere decorata di azzurro. Ha subito molti interventi di restauro. Particolarmente bello il Cristo alla croce, che viene portato in processione il venerdì santo.
Feita em 23 de julho de 2022
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Vincenzo C
2 contribuições
5,0 de 5 círculos
ago. de 2021 • A sós
Chiesa molto carina situata nella piccola cittadella di Ispica. Consiglio di fargli una visita per un'ottima esperienza per chi svolge le sue vacanze in Sicilia.
Feita em 18 de agosto de 2021
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Ariel1109
Nápoles, Itália467 contribuições
5,0 de 5 círculos
ago. de 2021 • Casais
Chiesa molto bella, situata nel piccola centro storico di Ispica. Merita sicuramente una visita. Il borgo di Ispica è molto piccolo ma suggestivo è particolare. La chiesa si trova all ingresso dello stesso ed è molto bella
Feita em 10 de agosto de 2021
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michele p
Palermo, Itália3.231 contribuições
4,0 de 5 círculos
jul. de 2021
La Santissima Annunziata è una delle tante chiese di Ispica costruite negli anni immediatamente successivi al tremendo terremoto del 1693 che devastò buona parte della Sicilia orientale. Nel 1727 un nuovo sisma danneggiò seriamente la chiesa, mentre nel 1869 crollò il prospetto della chiesa per lavori di restauro male eseguiti, per cui si rese necessario realizzare una nuova facciata. Sorte controversa ebbe anche il campanile, il primo dei quali, costruito nella parte posteriore della chiesa, fu demolito e poi ricostruito a fianco del prospetto, con lavori che si protrassero fino alla metà del 1900. Il maggiore pregio artistico della basilica è costituito dagli stucchi di Giuseppe Gianforma, lo stuccatore palermitano formatosi alla scuola di Giacomo Serpotta che si stabilì a Ispica intorno al 1750. A lui si devono i grandi pannelli di stucco che decorano la navata centrale, il transetto e il cappellone, dei quali ancora oggi è possibile ammirarne la bellezza.
Feita em 2 de agosto de 2021
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Debora
Barcellona Pozzo di Gotto, Itália192 contribuições
5,0 de 5 círculos
ago. de 2021
Interessante la decorazione interna in stile rococò.
Se vi trovate in zona visitatela. Costruzione settecentesca.
Feita em 1 de agosto de 2021
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adriana f
Sicília, Itália904 contribuições
5,0 de 5 círculos
jul. de 2021 • Casais
Chiesa maestosa nella sua locazione ariosa e sopraelevata rispetto lo spiazzo, con ai lati piccoli portici ,stupenda x le decorazioni floreali sulla facciata e i colori meravigliosi delle pareti e del soffitto : azzurro ,oro e bianco.
Feita em 26 de julho de 2021
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Sbrody02
Pozzallo, Itália87 contribuições
5,0 de 5 círculos
set. de 2020
Chiesa di grande importanza storica e artistica. Nell'altare principale troviamo il "Cristo Alla Croce" comunemente chiamato "Padri a Croci", che fa da padrone di casa, venerato in occasione della Settimana Santa in particolare il Venerdì Santo viene portato in una processione in tutto il paese.
All'interno troviamo molte decorazioni di color azzurro che è il colore dominante e distintivo della chiesa. La chiesa che è un esempio di barocco siciliano, situata nel centro storico di Ispica, è una tappa obbligatoria da visitare nel paese ispicese.
Consiglio la visita per il tutto il Venerdì di Pasqua.
Feita em 1 de junho de 2021
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Tommaso612
Roma, Itália527 contribuições
5,0 de 5 círculos
out. de 2020
Il cosiddetto “Castello della Forza”, probabilmente costruito in epoca altomedioevale, dominava dall’alto tutto il centro abitato dell’antica Ispica, all’epoca nota come “Spaccaforno”, che si stendeva all’interno di una ripida e stretta vallata. Il catastrofico sisma del 1693 rase al suolo il castello e il borgo. La nuova cittadina fu ricostruita poco distante dalla vecchia, in una località meno impervia e seguendo uno schema a scacchiera: le strade, ora larghe e dritte (non più tortuose e impervie come in origine) si incrociano perpendicolarmente e gli edifici più importanti si ispirano allo stile tardo barocco siciliano. Analoga prassi fu seguita per molte altre città della Sicilia Sud Orientale devastate dallo stesso terremoto (Noto in primis).
Tra i nuovi edifici costruiti in quegli anni risalta la splendida Basilica della Santissima Annunziata, consacrata nel 1720. La facciata della chiesa, in origine affiancata da due campanili, crollò alla fine dell’Ottocento. Quella attuale, sopravvissuta all’ennesimo terremoto del 1908 e ai bombardamenti alleati del 1943, si articola su tre registri separati da due ampi cornicioni, sul primo dei quali si sviluppa una sorta di balconata delimitata da una ringhiera in ferro. Il livello inferiore ospita i tre portoni d’ingresso, separati da quattro coppie di vigorose colonne a capitello ionico corinzio. Il portone centrale, di dimensioni maggiori dei laterali, è sovrastato da un bel timpano semicircolare, finemente lavorato a bassorilievi; sopra gli altri due figurano altrettante finestrelle ellittiche. Il registro mediano, raccordato a quello inferiore da due armoniose volute a spirale, è dominato da un finestrone rettangolare inserito in una ricca cornice ad andamento mistilineo, a sua volta affiancata da due coppie di colonne corinzie allineate a quelle in basso. Il registro superiore, che nasce dalle linee spezzate del timpano di quello mediano, ospita all’interno di un’arcata a tutto sesto la suggestiva immagine della Vergine che riceve la visita dell’Arcangelo Gabriele. Pinnacoli tondeggianti e decorazioni floreali completano il fantasioso insieme. La cupola, relativamente grande ma posta molto dietro alla facciata, è praticamente invisibile se si guarda la chiesa di fronte. Sul lato sinistro della chiesa sorge il bel campanile in stile neoclassico, col caratteristico cupolino verde chiaro. Notevoli anche l’ampio sagrato a gradini attorniato da due brevi portici che adduce alla chiesa, e la piazza antistante di forma rettangolare, ornata da due belle file di alberelli da frutto che fioriscono in massa all’inizio della primavera, dando vita ad uno spettacolo tipicamente siciliano.
L’interno è a croce latina, con transetto piuttosto pronunciato e tre navate; su quelle laterali si aprono quattro cappelle a cupoletta per lato. La solennità dell’ambiente è accresciuta dal candore delle pareti, qua e là interrotte da delicate tinte verdi e celesti, dalla finezza delle decorazioni a stucco (eseguite nel Settecento dal palermitano Giuseppe Gianforma, uno dei massimi specialisti dell’epoca) e da alcune pregevoli pitture custodite nelle cappelle laterali. La cupola principale si distingue per l’elaborato intreccio della decorazione geometrica. Come all’esterno, anche qui la navata centrale è coronata da un bel camminamento cinto da una balaustra metallica. Nel transetto sono custoditi i due suggestivi gruppi scultorei policromi di “Cristo con la Croce” e del “Cristo Risorto”; rispettivamente il Venerdì Santo e la Domenica di Pasqua, i macchinari sono portati in solenne processione per le vie di Ispica, tra due ali di folla commossa.
Feita em 18 de novembro de 2020
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mariarita1963
Roma, Itália25 contribuições
5,0 de 5 círculos
jul. de 2020
Sono arrivata in questo paese tanti anni fa e ancora oggi riesce a suscitare in me incanto e ammirazione, le chiese, le piazze,la cava meritano una visita in questa splendida sicilia orientale
Feita em 17 de setembro de 2020
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Leopoldo La Ciura
Greater London, UK17 contribuições
5,0 de 5 círculos
ago. de 2019
Luogo di grande importanza storica e artistica.
Di pregevole fattura i dipinti e gli stucchi.
Consiglio la visita tutto il Venerdì di Pasqua.
Feita em 1 de julho de 2020
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